“Les jeux sont fait”? Simone Inzaghi ha il compito arduo di gestire le risorse in casa Lazio, soprattutto in vista delle prime due gare esplosive e dovrà regolare il traffico panchina/campo tra facce nuove e vecchie conoscenze.

Ripartirà da ciò che la passata stagione gli ha insegnato, certezze e dubbi che non sono solo i suoi, ma anche dell’intera tifoseria.

Poc’anzi dicevo che il calciomercato non è ancora chiuso e qui a tutti prende l’angoscia mista a strizza; Milinkovic-Savic.
Croce e delizia poiché avere un giocatore tanto forte, significa anche correre il rischio di perderlo, fosse Di Gennaro potresti vivere tranquillamente perché insomma, senza offendere nessuno, chi lo vuole!
Sergione invece è la delizia degli occhi e l’ansia dell’attesa.

IL GIOCO

Abbiamo lasciato mister “Mone” con il suo amato e collaudato modulo, o almeno lo era il più delle volte, 3-5-2… Ma in quel di Formello girano persone nuove e sicuramente una ritoccatina al campo dovrà darla. Work in progress.
“Lavori in corso” ritroviamo anche Milinkovic-Savic, sempre Milinkovic-Savic, Milinkovic-Savic ovunque, lo sogniamo anche la notte, “te prego non ci lassa’ “, perché tra le tante facce biancocelesti, quella di Sergione può determinare l’andamento di una partita.

UNO È ACERBI, GLI ALTRI SONO “ACERBI”

Un difensore deve essere bravo  nei contrasti e siamo tutti d’accordo, ma ogni tanto prendere anche il pallone non sarebbe male.
Diciamolo tutti insieme a Bastos e Wallace, una certezza per Inzaghi sono sicuramente le c*****e che i due, a targhe alterne, sciorinano per il campo.
Il mister si gode il suo Francesco Acerbi e la sua esperienza da mestierante, però prendendo in esame che ha perso Stefan De Vrij, e per fare un olandese ci vogliono due giocatori, forse la società avrebbe dovuto allargare un pochino la manica stretta e portare nella capitale un altro rinforzo difensivo.
Chi gioca in retroguardia deve conoscere il mestiere del “protettore del fortino”, i Nesta non nascono dai cavoli intorno i campi di Formello, perciò ci saremmo accontentati anche di un profilo “Forever Young” a dispetto della carta d’identità.
Prendete ad esempio il giovane Luiz Felipe. Crescerà, ha i numeri ed il carattere, ma non avendo alle spalle rodaggi su rodaggi, ogni tanto si inceppa e cade nell’errore della troppa foga.

La difesa rimane un’incognita tra certezze e qualvqu dubbio.

COSA VUOI DI PIÙ DALLA VITA? UN LUGANO

Mi ricordate il centrocampo all stars? Quella interminabile fila di calciatori?
Ecco, il reparto sovraffollato certo non crea ansie a Simone Inzaghi, anzi, avrà l’imbarazzo della scelta.
Dai senatori Lulic e Parolo , alla certezza Lucas e chi lo Leiva, alle facce nuove dell’accigliato Badelj micidiale e mastino Berisha, continuando poi con quelli che stanno crescendo Murgia, Marusic e perché no, un certo Jordaö. Esiste? Sì, sì.
Milinkovic-Savic… Ovviamente…
Insomma , Inzaghi ha una certezza: il centrocampo.

CHE DIO CI SALVI DAL RAFFREDDORE

È un favore che fai ad Immobile facendolo giocare sempre, o è un attentato alla forma fisica?
Purtroppo questo è ciò che passa il convento ed il povero Inzaghi si ritrova con Ciro e Felipao Caicedo nell’attesa che si decida la sorte di Alessandro Rossi.
L’incubo di un mister diventa il raffreddore e Dio non voglia, sia un’influenza!
E se Caicedo…fa il solito “Caicedo”?
Attenzione però, “a chi Tucu non se ingrugna” , eh già perché il sostituto di Felipe Anderson, lacrimuccia e pausa drammatica a vita, di Joaquin Correa si dice che possa assumere le sembianze di “punta” all’occorrenza e se poi sei accompagnato da Alberto!
Abbiamo risolto il fattaccio dell’attaccante?
Diciamo che Simone Inzaghi può metterci una pezza, certo, una sicurezza in più non avrebbe fatto male al mister!

Responso? Ancora troppe incertezze sul reparto avanzato

INCUBI NOTTURNI

Vi ricordate Nightmare?
Freddy Krueger cantava, almeno in uno o in due, o in 12 dei film legati alla saga, una canzoncina:
«1, 2, 3, Freddy è con te…»
Qual’è l’incubo di ogni allenatore?
Gli infortuni.
Il mercato portato avanti dalla società, è votato a colmare il gap tra panca e campo, a non stravolgere la rosa ma ampliarla, il mister ha qualche certezza, qualche dubbio e qualche paura.

Tra obiettivi ed imprecazioni per quello che doveva essere e forse non è stato completamente, Inzaghi intanto può dirsi soddisfatto quasi fino in fondo.

I nuovi innesti sono stati mirati, qualche “peccatuccio”, ad esempio essersi lasciati scappare Wesley, ma la Lazio “lavori in corso” è quasi pronta.
Cosa aspetta il mister dietro l’angolo? Potrà ottenere ancora qualche gioiellino da plasmare?
Un segn

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